La società dei consumi ha trovato il suo credo economico nella finanza, generando progetti urbani incontrollabili che rispecchiano un sistema di vita secondo il quale non viviamo la vita, ma la consumiamo. Ci siamo adattati alle leggi e ai diktat del marketing, che trasforma la realtà urbana in una supermarket-city e gli architetti in aziende che producono oggetti di consumo urbano. Tutto questo ha snaturato il territorio dalla realtà sociale, trasformandolo in una formula economica di consumo di massa, dove la città contemporanea e la sua l’architettura, sono diventatati oggi i luoghi rappresentativi di tale fenomeno.