PAESAGGI – Il  paesaggio  si  forma  concretamente  quando  noi  lo  delimitiamo  ai  nostri  occhi, selezionandolo il suo infinito simbolico. Il paesaggio è il risultato di una scelta, di una scissione tra società e natura “oggettiva”. Ma l’una e l’altra oggi non esistono in quanto l’una si compenetra nell’altra e viceversa, in un infinito kòsmos dentro cui il nostro sguardo si può perdere. Il paesaggio ora è parte, e quel suo essere parte lo rende frammento di un qualcosa più grande, più complesso. Il risultato di una molteplicità del mondo, che porta il seme del distacco tra natura e non-natura, tra il nostro essere e il nostro sentire. Questi paesaggi sono una lente attraverso cui leggere la complessità del mondo e della nostra realtà.