Obelischi, un nuovo museo per Venezia

Questo progetto consiste in un museo, che usa gli obelischi come dispositivi della memoria e strumenti di costruzione dello spazio. Sparsi per la città di Venezia e per la sua laguna, questi oggetti consistono in una serie di cubi scheletrici modulari, all’interno dei quali vengono stampate, su delle piccole stoffe, le immagini che si intende esporre: disegni, progetti, foto.

Questi obelischi veneziani, presentano anche una piccola girandola che col vento produce un suono. In questo modo questi dispositivi espositivi, dialogano tra loro con un linguaggio sonoro generato dal vento. L’operazione che si vuole compiere con questo intervento è quello di entrare nello spazio oltre che fisicamente, anche con un gesto che diventa vivo nel suo essere luogo performativo. In questo lavoro il progetto architettonico appare come gas che entra nella città e la invade instaurando nello spazio un processo catalizzatore di memorie collettive e individuali aperto all’evento. Uno spazio dove lo stupore si consuma come memoria, pronto a mostrare processi comunicativi, che possano rendere leggibile il suo instaurarsi nella storia e nello spazio.